Km 21 in 4 ore e 30 minuti.
Notte trascorsa nel migliore dei modi e non poteva essere diversamente. Sono le 5:15 e aspetto che apra il bar del paese per fare una ricca colazione a base di cornetto caldo alla crema e cappuccino con una mezza bustina di zucchero. Non volevo viziarmi troppo.
Ore 5:35 partiamo. Fuori è ancora buio e noi ci inoltriamo nel bosco senza una ben che minima fonte di illuminazione. Il sentiero è largo e segnalato molto bene.
La strada è FANTASTICA. Sarò un po’ di parte, è vero, ma oggi è tutta un’altra cosa. Il bosco offre una varietà floreale sorprendente. Dopo un’ora di cammino passiamo il ponte mediceo di Cappiano, e costeggiando il torrente Usciana ci avviciniamo sempre di più a Fucecchio.
Lascio i cani liberi di correre, così come ho fatto nei sentirti boschivi. È uno spettacolo vederli giocare. Io sono felice e loro lo sono altrettanto. Corrono, scattano e si fanno agguati tra l’erba alta e bagnata dalla rugiada. Un’ora abbondante di giochi e loro ne escono completamente bagnati, tant’è che una signora mi ha domandato:” dura la strada è..?? Hanno sudato pure i cani”.
Anch’io ho le scarpe zuppe e ogni passo è uno squatsch squatsch (suono onomatopeico).
Entriamo in paese. Abbandono il cellulare e le sue mappe. Qui non ne ho bisogno. Taglio strade e ne aggiungo altre. Voglio rivedere i luoghi dell’infanzia: la mia prima casa, la seconda, dove andavo alle materne e la chiesa del Battesimo.
Bellezza.
Ci lasciamo alle spalle Fucecchio e attraverso campi coltivati passiamo prima San Miniato Basso e poi saliamo verso la Rocca.
Oggi è giorno di mercato. Ne approfitto per comprare le mutande donate nei giorni scorsi.
Passo dalla Misericordia per farmi lasciare il timbro.
Tappa che si è mostrata oltre le mie aspettative. Anche la strada è stata piacevole quanto variegata.
Siamo distesi sul prato della torre di Federico II. Io ne godo del paesaggio a 360 gradi e i cani del meritato riposo.
Non sappiamo dove dormire, ma questa è tutta un’altra stroria.
Tappa 8
