Ore camminate: 5 effettive, minuto più minuto meno.
Nonostante pronostici negativi, la notte è passata benissimo. Ci siamo addormentati in una posizione e ci siamo risvegliati nella medesima. Sarà un bene, sarà un male? Alle 5:50 la strada è già nostra compagna. Il primo pezzo offerto stamani consiste in un ampia vista delle città ancora addormentare che si affacciano sul mare. Nelle ampie aperture sul mare si respira già aria calda nonostante l’orario imponga un clima più consono ad un alba di quasi Aprile. Il contrasto termico tra le zone che guardano il mare e quelle più interne alla collina è impressionante. Non so come prendere precauzioni. Opto per un vestiario autunno /primavera: sopra coperto, sotto molto meno.
Attraversiamo di gran lena paesi come Ripa, la più rinomata Pietrasanta e dopo quattro ore e mezzo di cammino arriviamo alle porte di Camaiore. Due notizie colpiscono in maniera diversa ma pur sempre positivamente i membri di questa complicata compagnia:
1- c’è un torrente dalle fresche e limpide acque. Ne è conseguito bagno dei quadrupedi.
2- subito l’entrata in paese, un bravissimo proprietario di una cantina offre vino e bruschetta ad ogni pellegrino. Ne consegue gottino di vino . Niente bruschetta però.
Lo stesso proprietario mi indica un ostello dove accolgono anche i cani. Quasi non ci credo. Forse passiamo una notte al coperto.
Parlo con il responsabile della struttura, hanno già due cani. Sostengo la mia tesi che va per la maggiore:” basta poco, acqua, ombra, e se c’è possibilità di una doccia tanto meglio”. Non mi resta che attendere la riapertura della reception fissata per le 15 per sapere se dormirò dentro oppure fuori in giardino, all’ombra di una bellissima chiesa in stile romanico. E sinceramente non saprei per quale delle due opzioni tifare.
Ora siamo a prenderci la gentile brezza che spira. I due pelosi dormono e io prendo il sole a pezzi, come nel buon stile contadino.
Un saluto da tutti noi. Oggi è proprio una bella giornata.
Tappa 5
