San Martin del Camino – Astorga. Km 24,5.
Sveglia presto, come sempre d’altra parte. Giornata perfetta per camminare: pioggia e vento praticamente per tutta la mattina. La solita strada per i primi kilometri, poi si aprono le immense campagne. Passiamo il ponte di Orbigo celebre per una storia epica che narra di un cavaliere che per conquistare la sua dama decide di far colpo sfidando tutti i cavalieri che volevamo attraversare il ponte. La leggenda dice che è sempre uscito imbattuto però non dice se la gentil dama si sia concessa a lui (della serie poero brodo).
La strada ci piace e oggi spingiamo un po’ di più. Incontriamo una donna che dopo qualche domande si fa per tre volte il segno della croce. Grazie per il conforto.
Conosciamo David di Barcellona, il quale ha scelto di vivere in mezzo al nulla con il solo intento di accogliere i pellegrini. Mi da una sorta di benedizione augurandomi Buena Vida.
Incrociamo altri italiani conosciuti all’inizio del cammino. Mi fanno cenno di tenere duro.
Arriviamo ad Astorga verso le 11.
Città mooolto bella, ma ora l’unico pensiero è trovare un posto all’asciutto per passare la notte. Qui no, lì neanche, qui per l’amor di Dio. Proviamo all’ultimo Albergue della città. Ci accettano. Ottimo posto, al chiuso, con camino in funzione. Mi sembra di essere a casa mia. Sono un po’ emozionato. Sarà Provvidenza ma due minuti prima di varcare la soglia dell’ostello una signora mi ha avvicinato. Lei parlava spagnolo e io lo scimmiottavo. Non so se ci siamo capiti, ma lei si mette la mano al petto all’altezza del cuore e mi da una medaglietta con le effigi della Madonna. Mi ha detto:” tieni, che ti porti fortuna e ti accompagni lungo il viaggio”.
Ora sono qui, davanti al fuoco. Mente leggera e cuore gonfio di gioia.
Un saluto a tutti da Chri e dai guapi Howl y San.
Giorno venti
