Ages -Burgos. 23 km.
Notte tranquillissima. Mi sono concesso di posticipare la sveglia almeno 3 volte. Ore 7:20 però sono già lungo il sentiero. Tempo nuvoloso che ci permette di camminare senza calura. Lungo la via aumentano il numero di pellegrini. Prendo una strada secondaria che il mio navigatore segnala, ma ai più questa scorciatoia tra i campi coltivati non è conosciuta. Cammino dunque per più di 30 minuti da solo, a debita distanza da un pellegrino dal passo svelto che mi precede, e una pellegrina che mi segue. Siamo abbastanza distanziati dal non sentire il ticchettio snervante dei bastoni a contatto con le pietre. La fiumana di gente si riunisce in un unica via. Altro bivio, stavolta per mia sfortuna anche altri lo conoscevano. Si passa la periferia di Burgos. Abbastanza triste e desolato come paesaggio nonostante la grande mole di auto che sfrecciano sulle strade.
Arriviamo in città. Cerco un negozio per animali e infine un veterinario per il controllo dei cani. Howl ha una piccola ferita sul palmo della zampa, e per precauzione è stato fasciato a ‘mo di Stimmate modello Padre Pio. La lupa viaggia con il pilota automatico. Domani forse ci prendiamo giorno di pausa per far rimarginare la ferita.
Ah, dimenticavo. Si dorme in una sorta di pensione proprio di fianco al veterinario. Loro gentilissimi, io felice.
Ho tempo da dedicare alle mie cose, ai miei pensieri.
Giorno dodici
