da Petralia Sottana a Gangi. Km percorsi 15,5.
Oggi è quasi paragonabile ad una passeggiata. Partiamo alle h 9:00 in punto. Ci fa da guida il buon Francesco che ci accompagna fino a Petralia Soprana. Mi spiega molto dei luoghi, della storia e anche della differenza di dialetto che intercorre tra due comuni posti a meno di 3 km di distanza l’uno dall’altro. Il paese è una perla. Stupende le chiese, che rimandano ad uno storia millenario e multiconfessionale.
Ringraziamo e salutiamo a modo nostro Francesco e riprendiamo il cammino in solitaria. Oggi splende il sole e le nuvole sono poche. Il terreno è comunque ancora zuppo di acqua. La difficoltà sta proprio nell’attraversare chilometri di campagna tra fango, salite, discese rese scivolose dalle pietre bagnate e non potevano mancare guadi di torrenti ingrossati. L’acqua arriva fino alle ginocchia. Ormai è un appuntamento fisso questo. I piedi stanno perennemente nel bagnato. Visto la completa solitudine, libero da vincoli i cani. È sempre uno spettacolo vederli correre e sporcarsi come più non si può.
La strada è comunque piacevole. Incontriamo lungo la via pastori cordiali che con un semplice cenno della testa ci salutano. Massimo risultato con il minimo sforzo.
Uno di questi voleva regalarci un Husky origggginale di otto mesi. È di suo figlio ma non poteva occuparsene. Ci ho pensato su, e la fatina dei buoni propositi ha prevalso su quella delle stronzate. Ringrazio ma rifiuto l’offerta.
Il paese è nel mirino da qualche chilometro. Manca solo un’ora di cammino e dopo un estenuante salita, ci guadagnano la viuzza che ci porta dritti dritti alla struttura che ci ospiterà stanotte. Anche qui trova una grande accoglienza.
Mi è stata riservata una camera extra lusso per i miei canoni di barbonaggio della peggior specie.
Ma un po’ di coccole ogni tanto ci vogliono.
La vista dalla camera è pazzesca. Mi godo il sole mentre le due bestiole si impossessano dei lati del letto.
Un caldo (finalmente) saluto da me e dai due nuotatori nel fango.
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Day 6
