da Caltavuturo a Petralia Sottana. Totale km 25, 1300 metri di dislivello in salita e 1000 metri di dislivello in discesa. Ore camminate 6.
Niente da aggiungere se non il fatto che ancora mi meravigli di due cose: 1) del passo sostenuto ai limiti del record mondiale 2) non può piovere per sempre.
Ed è proprio questo lo sfondo della giornata. Finalmente esce il primo raggio di sole. Festeggiamo con canti, guaiti e corsette.
Ci avvicina il primo signore della giornata e ci pronostica le sue previsioni meteo:”sole tutto il giorno”. E così, dopo neanche 30 minuti di orologio, giuro, ci becchiamo una bussata d’acqua da far scolorire la pelle. Non provo neanche a mettermi al riparo. Si prosegue. La pioggia si placa in pochi minuti e si riapre finalmente il cielo. Tra le montagne vedo uno scorcio bellissimo. Il mare e la costa siciliana illuminate dal sole. Tutto molto bello e molto romantico. Io però devo fare attenzione a non pestare chiose di escrementi di vacca che qui abbondano. Si sale si sale e si scende si scende. Il sentiero in discesa è un acquitrino. Fango a volontà. Mentre San è diventata schizzinosa e percorre strade alternative per non mettere le zampe nel fango, Howl dal canto suo nè è ricoperto fino alla punta delle orecchie…diversi modi di viversi la vita.
Guadiamo il torrente che scorre sotto il viadotto dell’autostrada Catania/Palermo. Da sotto le ginocchio in giù sono un omino di fango.
Giungiamo al primo paese, Polizzi Generosa. Molto bello, suggestivo, e con architetture interessanti. Ma io me ne intendo il giusto e lascio riposare 20 minuti i cani mentre io studio la strada per la seconda parte del cammino.
Ci rimettiamo in marcia e ci addentriamo dopo poco nel parco delle Madonie. Davvero stupendo. Si respira un aria genuina. L’area è tenuta bene, si alternano parti a boschivo a ampie zone a pascolo. Gli abeti emanano un odore da bagnoschiuma ed è pungente pure l’aroma di funghi che qui crescono rigogliosi. Superiamo i 1000 metri di quota e tocchiamo l’altezza massima di 1200 metri. In tutta questa bellezza, simpatico siparietto: San guaisce improvvisamente e accenna alla fuga. Non capisco del motivo e mi avvicino alla staccionata per vedere se ci fosse stato qualche animaletto ad averla indispettita. Mi appoggio ad un filo metallico e lì capisco immediatamente il motivo della sua paura. Diciamo che vengo folgorato dal sapere divino. [maledetti fili elettrificati].
Inizia la discesa, perentoria, distruggi rotule. Arriviamo in poco tempo al nostro traguardo, ovvero Petralia Sottana. Ci aspetta Francesco, un simpatico signore che ci ospiterà nella notte nella sua abitazione. Mi ha preparato un pranzo con i suoi prodotti della terra: pomodorini appena colti, insalata, altra verdura di cui non ricordo il nome, formaggio a km 0 e pane. Son rinato.
Per concludere, tappa da segnare negli annali, sia per paesaggi, sia per l’ospitalità ricevuta, sia per le condizioni climatiche (ormai ci si accontenta anche delle nuvole e del vento). Sono indolenzito da tutte le parti, i cagnoloni sono in splendida forma, e tutto fila liscio.
Stiamo tutto sommato benone. Un abbraccio a tutti da me e la gang del bosco (che oggi ha rivissuto momenti world)
Day 5
