da Montemaggiore Belsito a Caltavuturo (e sai questo nome non mi vuole entrare in testa. Avrò ribattezzato questo luogo un milione di volte). Km totali 20.
L’allerta meteo ci fa partire con un po’ di preoccupazione. In lontananza si sentono tuoni. Sembra piova e invece niente. La mia ginnastica quotidiana è stato il metti/leva la giacca a vento.
Saliamo di altitudine fino ai 950 metri. Paesaggio da film dell’horrore. Una sorta di halloween posticipato. Nebbia fitta fitta e visibilità non superiore ai 20 metri. Dintorni solo montagne spoglie e qualche animale da fattori al pascolo. Passa una macchina e ci scorta per qualche metro perché di lí a poco avremmo passato una mandria di pecore custodite da cani feroci ( a loro dire). In macchina c’erano tre generazioni: figlio, padre e nipote. Nasce spontanea la domanda della persona anziana:” Unni à ire cu stù tempu?”
Rimango affascinato dalla musicalità delle parole. Rispondo a cenni. Non aveva tutti i torti.
Passiamo attraverso una stupenda riserva naturale, anche se purtroppo causa foschia, ho potuto apprezzare solo ciò che calpestavo e le immediate vicinanze.
Il passo è allegro anche se la discesa è davvero una spezzagambe. Ormai potrei pure non portare i calzini: ho un alto spessore di vesciche a farmi da cuscinetto. Arriviamo alle terme di Sclafani. Manca poco alla meta. Pensiamo di averla scampata almeno per oggi alla pioggia e invece……veniamo sorpresi da un forte temporale con annessa pioggia a scroscio e vento forte. Giusto giusto per allietare la nostra ultima oretta di cammino in salita. Arriviamo finalmente al punto tappa e per fortuna abbiamo trovato un riparo grazie al buon cuore di Tommaso e ai suggerimenti di Irene, che da dietro le quinte mi guida da chi andare a botta sicura (almeno per ora e spero rimanga tale).
I cani già dormono alla grande, io mi sono divorato una pizza fatta in casa, con uva e un bel caco. Il tutto con mezzo litro di vino casereccio ad accompagnare meglio la digestione. Stanotte dormiamo in garage. La stufina è già in funzione.
Ancora una volta asciutti e felici, un saluto da (leggi l’inizio perché già ora non mi ricordo più il nome di questo posto), Chri e la gang del bosco. Ormai siamo prossimi al brevetto nautico
Day 4
